lunedì 24 gennaio 2011

Trattoria di mare "la Marianna" Rimini

Questo fine settimana sono stata a Rimini, al SIGEP, vale a dire Salone Internazionale Gelateria e Pasticceria (e panificazione), importante appuntamento professionale che ha due inevitabili conseguenze, una negativa, l'abnorme rialzo della glicemia anche in soggetti non diabetici, e una positiva, i ristoranti di pesce.
Arrivati a Rimini vererdì sera, abbiamo cenato "da Marco", ristorante conosciuto in zona Ponte di Tiberio. C'ero già stata diversi anni fa, in un'occasione lavorativa in cui avevo avuto la ventura di pernottare al Grand Hotel, nel frattempo il locale ha cambiato gestione, anche se non chef. Se devo essere sincera, il locale del cambio di gestione ha risentito assai: il personale di servizio è approssimativo e la qualità dei piatti altalenante, di tutta la cena salverei soltanto l'impepata di cozze e vongole.
La sera successiva, complici l'ora tarda e i posti tutti esauriti, siamo finiti in centro a Rimini, ai "Sabbioni", pizzeria che cucina anche pesce, di dignitosa qualità ma senza acuti di sorta, dove ho assaggiato i curiosi passatelli con la coda di rospo, piatto orignale che, sono sicura, può diventare eccezionale nelle mani di un cuoco di livello.
Domenica sera siamo stati nel ristorante di cui al titolo, e che avevamo già notato la sera prima, sempre in zona Ponte di Tiberio. Il locale, sia fuori che dentro, assomiglia a una casa di pescatori, ed è caldo e raccolto.
Il menù è esclusivamente a base di pesce e ripropone ricette locali. Io ho scelto un piatto di canestrelli gratinati a precedere un brodetto di pesce con crostoni di pane, il moroso invece dei ravioli di pesce conditi con una salsina in bianco di vongole, seguiti da una grigliata mista.
Dato che ritengo che il vino si sposi al cibo e al territorio, dalla lista dei vini abbiamo scelto un'albana di Romagna, se non che ci è stato detto che era finita, e la nuova produzione era ancora in imbottigliamento, e che avremmo potuto provare una Rebola. "Rebola? ma è parente della Ribolla?" - abbiamo chiesto noi, e ci è stato risposto che si, la Rebola non è niente altro che il vitigno della Ribolla, trapiantato, coltivato e vinificato sui colli di Rimini. Incuriositi abbiamo accettato la proposta, e ci è stata portata una bottiglia di Rebola "Vigna la Ginestra" dell'azienda agricola Podere Vecciano. Il vino è biologico e senza solfiti.
L'ho annusato è l'impressione è stata stranissima: ovviamente è una Ribolla, ma il trasloco nella terra di Fellini, l'ha resa, per l'appunto, felliniana, più rotonda, paciosa, fruttata, eppure col ricordo degli spigoli e del fuoco che è lì, appena dietro quel che il naso annusa. La bottiglia è di grande qualità, e il vino rende la sua anima veramente poco a poco, accompagnando, senza mai deludere, tutto il pasto, con il solo aroma per me e con tutto il sapore per il mio compagno.
Arrivano i piatti, e i canestrelli sono deliziosi, freschissimi e ben preparati, i ravioli semplicemente sublimi.
Il brodetto è delizioso, fatto di non so più quante qualità di pesce, dalle triglie alle seppioline che nascondono uno scorfanello fino ad arrivare alle ali di razza e alla pioggia di vongole "poveracce". La grigliata, così come il brodetto, è di dimensioni epiche, fresca, cotta alla perfezione con la sua leggera crostina di pangrattato e prezzemolo, e un dolce retrogusto di brace di legna.
Per finire ci viene proposto un sorbetto, che ha una bella cera, l'abbiamo visto passare diretto verso altri tavoli, ma la sola idea di mangiare un altro gelato ci sconvolge, e passiamo direttamente al caffè, che purtroppo risulta l'unica nota dolente, a malapena bevibile.
Il conto è stato di 89 Euro per due persone, che sono uscite ben sazie dal locale.

Link:
Trattoria di mare "la Marianna"
Azienda agricola "Podere Vecciano"

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