Come dicevo in un altro post di questo blog, tempo fa siamo stati a mangiare ad Attimis, alla Baita, e lì abbiamo assaggiato lo straordinario Merlot di Bruno Venica.
Ovviamente siamo poi stati a trovare il sunnominato nella sua bella cantina dei Colli Orientali, e ci siamo trovati così bene che ci siamo pure tornati.
L'idea originale era di andare a cena a Gorizia, ma le ragazze Venica (Bruno ha tre figlie, due delle quali abbiamo avuto il piacere di conoscere), sono di una simpatia unica e chiacchierano molto volentieri, così che, ora che si sono conclusi acquisti e chiacchierate, la fame era tanta e tale da spingerci a chiedere un riferimento mangereccio un po' più vicino di Gorizia, che pure non è lontana.
La giovane Venica ci ha messo in mano un bigliettino da visita, e ci ha detto: non perché mia zia è la moglie del proprietario, ma vedrete che vi troverete bene.
Così siamo risaliti in macchina e a Dolegna, invece di andare a destra verso Cormons e Gorizia, siamo andati a sinistra, e dopo tre chilometri abbiamo incontrato la nostra meta, l'Antica Trattoria Ferreghini.
Il locale già esternamente si presenta molto bene, e all'interno è veramente caldo e piacevole. Nel salone principale c'è un grande camino, che era acceso, e sul bordo del quale sedeva, chiacchierando con un ospite, un signore molto anziano.
"Si può cenare?" abbiamo chiesto timidamente al vecchio, che è balzato in piedi, ha fatto la finta di prendere un ciocco dal camino e ci ha risposto "Ma io vi dò, eh?" Poi si è messo a ridere, e ci ha detto che tanto meritavamo per la nostra domanda idiota, visto che è palese che in una trattoria, per giunta aperta, si possa mangiare.
Ci ha fatto accomodare a un tavolo rotondo, alla giusta distanza dal camino, e poi ha chiamato il personale che ci venisse a servire. Durante tutto questo tempo l'altro ospite, che dai modi cordiali con cui era generalmente trattato abbiamo capito essere un avventore abituale, ha continuato a ridere.
Quando il vecchio è sparito in cucina ci ha poi spiegato che il signore era Giovanni Ferreghini, padre dell'attuale proprietario del locale, e assoluta icona locale.
Di lì a pochissimo è infatti comparso il figlio, e cuoco, che ci ha raccontato il menù, dal quale abbiamo scelto un tagliolino con ragù di galletto di casa, ravioli con ricotta e tartufo in riduzione di Traminer Aromatico, petto d'anatra e salsiccia di casa alla brace, e una bottiglia di Cabernet Franc di produzione propria, che Ferreghini oltre che ristorante è anche produttore di vini.
Intanto Giovanni era tornato, e, assieme all'altro ospite, ha iniziato a chiacchierare con noi, che eravamo interessatissimi ad ascoltare una persona che era visibilmente un pezzo di storia locale.
Sono arrivati i piatti, e i tagliolini erano decisamente eccellenti, i ravioli buoni, ma un po' troppo delicati, anche perché io li ho assaggiati contagiata dal sapore robusto dei tagliolini, la carne grigliata semplicemente perfetta, in uno splendido connubio con il Cabernet.
Chiacchierando chiacchierando, Giovanni e l'altro ospite si sono seduti al nostro tavolo, anche perché nel frattempo la sala si era riempita, parlando della storia del locale, di cibo, di caccia e di scherzi, ed è anche comparsa una bottiglia di un vino raro, che Giovanni produce col suo nome e per i soli suoi amici: uno straordinario Refosco vinificato in rosè e spumantizzato, un brut dallo spettacolare profumo di ciliegia matura.
Verso la mezzanotte il vino, numerosi caffè, e alcune grappe fatte in casa, erano stati consumati, Giovanni era stanchissimo ed è andato a dormire, e noi abbiamo lasciato il locale con la promessa di rivederci molto presto, per degustare la prelibata marcundela ...
Conto finale: 69 euro per 2 persone, compresi caffè e grappe, lo spumante ci è stato offerto.
Link:
Azienda agricola e trattoria Ferreghini
Posto stupendo, ho trovato anch'io la stessa ospitalità e cordialità,il Sig.Giovanni un grande!
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